Il Maresciallo Davout
Nicolas Davout, Maresciallo di Francia, fu uno dei generali più dotati dell’esercito di Napoleone. Coraggioso, abile stratega, risoluto in battaglia. Il suo carattere inflessibile, duro. poco empatico fece sì che tra Napoleone e Davout ci fosse grande stima, ma mai un’intimità come quella col Maresciallo Lannes.
L’ impresa più grande di Davout resta quella di Auerstadt dove riuscì a sconfiggere i Prussiani pur essendo in inferiorità numerica.
Davout nasce ad Annoux nel 1770 da famiglia nobile. Comincia la sua carriera militare nel 1785 col grado di sotto tenente del reggimento reale di cavalleria della Champagne.
Fu nominato capo del battaglione del 3° reggimento dei volontari dell’Yonne e assegnato all’armata del Nord. Davout abile e coraggioso ben presto divenne generale di brigata, ma fu esautorato dal servizio per un pò di tempo per le sue origini nobili. Reintegrato dopo il 9 Termidoro lo ritroviamo facente parte dell’armata del Reno comandaa da Pichegru. Impiegato nella difesa di Manheim fu catturato dagli Austriaci verrà ilasciato qualche mese dopo.
E’ in Egitto che comincia la sua avventura al fianco di Napoleone. Prende parta a tutte le più importanti battaglia dell’avventura egiziana. Sconfigge Mourad Bey in più occasioni. Al villaggio di Bemadi ritrova della casse piene d’oro. Combatte con valore anche ad ad Abukir.
Dopo la convenzione di El Arisch torna in Europa.
Diventa nel 1802 comandante dei granatieri della guardia e Maresciallo nel 1804.
A Davout Napoleone assgnava la destra del suo esercito un ruolo di grande prestigio e Davout non tradì mai le attese. Il suo capovaloro lo raggiunse ad Auerstadt.
Entra a Berlino alla testa delle sue truppe, poi in Polonia . Partecipa alla battaglia di Eylau e di Friedland . Si ditingue per il suo rigore che a volte rasena la crudeltà.
Viene nominato principe di Eckmulh.
Si occupa poi dell’amministrazione della Polonia dove il suo carattere crudo e rigoroso diviene insopportabile anche ai fedeli Polacchi.
Nella campagna contro l’Austria del 1809 si distingue a Eckmuhl tanto da ricevere il titolo di Principe.
Divenne capo dell’Armata di Germania e fu coinvolto nel disatro della Campagna di Russia.
Nella campagna del 1813 fu incaricato di difendere Amburgo, cosa che fece in maniera strenua ed efficace tanto che ancora non era sconfitto dopo l’abdicazione di Napoleone. Solo una lettera di Luigi XVIII lo fece arrendere.
Durante i Cento Giorni ritornò al fianco di Napoleone che lo nominò Ministro della Guerra e Pari di Francia. Dopo Waterloo si ritirò dalla scena. Perse per poi riacquistare successivamente i suoi titoli. Morì a 53 anni di tubercolosi nel 1823.
Il discorso ai soldati al ritorno di Napoleone
Ecco le parole che il 13 aprile del 1815 il Maresciallo Davout rivolse ai soldati da Ministro della Guerra.
” Avete voluto il vostro Imperatore ed egli è arrivato. L’avete voluto con tutte le vostre forze.Venite per essere tutti pronti a difendere la Patria contro dei nemici che vogliono arrogarsi il diritto di scegliere i colori che dobbiamo portare, diimporci i sovrani che ci devono governare. In queste circostanze è un dovere per tutti i Francesi avvezzi alle armi di accorrere sotto le nostre bandiere. Presentiamo una barriera di sfrontati ai nostri nemici e facciamo loro capire che siamo sempre gli stessi.
Soldati che rimproveri dobbiamo farci se questa nostra bella patria è ancora minacciata da soldati che tante volte avete vinto e se lo straniero vuole cancellare la Francia dalla carta dell’Europa?”