Pierre Francois Charles Augereau: impetuoso e insofferente
Pierre Francois Charles Augereau nasce l’11 novembre del 1757 in un malfamato sobborgo di Parigi, il Fabourg Saint Marceau.
Da giovanissimo mette in rilievo un carattere impetuoso, insofferente e in parte violento. Si arruola, ma viene cacciato a causa della sua irrequietezza. Lo ritroviamo maestro d’armi in Svizzera e poi a Napoli nell’esercito.
Tornato a Parigi entra nell’esercito repubblicano. Fa rapidamente carriera, impegnato prima in Vandea a reprimere le rivolte dei realisti e poi nell’armata dei Pirenei dove viene nominato generale.
Il destino di Augerau si lega a quello di Napoleone durante la prima Campagna d’Italia. Il generale si distingue per il coraggio, per lo sprezzo del pericolo, ma anche per la sua tendenza ad accumulare tesori e fortune.
Arcole, Millesimo, Lodi e soprattutto Castiglione furono tutti episodi dove la capacità militare di Augereau, l’istinto di battagliare nel momento e nel luogo più propizio alla sua parte emersero con prepotenza.
Il Maresciallo Augereau
Divorato da una sfrenata ambizione, Augereau prosegue nella sua carriera. Partecipa attivamente alla repressione relaista del 18 Fruttidoro,viene nominato comandante della piazza di Parigi ed eletto nel Consigliodei 500.
Al 18 Brumaio si schiera contro il colpo di Stato di Napoleone. Malgrado ciò Bonaparte gli assegna il comando dell’armata di Olanda.
La carriera di Augereau prosegue fra alti e bassi, ma Napoleone nel 1804 lo nomina comunque Maresciallo.
Si dimostra abile a soldato a Jena, e ad Eylau cotinua a combattere benchè febbricitante e ferito.
Torna il generale in Francia per un periodo di riposo. Augereau torna sulla scena in Spagna dove subisce diverse sconfitte e dove si dimostra anche titubante come sotto le mura di Barcellona.
Per questo Napoleone non gli affida più importanti comandi. Anche nella sfortunata campagna di Russia gli viene affidato un compito di retroguardia che svolse con puntiglio.
Anche a Lipsia l’ardore di Augereau venne a mancare e Napoleone ebbe a dolersene.
Il tradimento di Lione
La carriera di Augereau nel 1814 si macchiò dell’infamia più grande per un militare: il tradimento. Incaricato da Napoleone di difendere il lato sud della Francia, il generale Augereau invece di resistere e combattere lascia la piazza disarmata nelle mani del generale austriaco Bubna.
Augereau entro subito a far parte dell’esercito di Luigi XVIII. Durante i Cento Giorni ebbe il coraggio di accogliere Napoleone che lo perdonò per i suoi trascorse, ma che non gli affidò incarichi.
L’ultimo atto di Augereau fu il rifiutarsi di far parte de tribunale militare che doveva giudicare il Maresciallo Ney. Morì di lì a poco il 12 giugno 1816.