La saggezza di Napoleone attraverso le sue parole

Battaglia di Eylau

Le frasi celebri di Napoleone

Fa sempre un certo effetto leggere le massime di Napoleone Bonaparte.

Leggendo queste estrapolazione del suo pensiero si ha una buona visione del pensiero dell’Imperatore.

Leggere le massime di Napoleone Bonaparte, vuol dire anche avere l’impressione di poterlo ascoltare, di essere più vicino al suo sentire.

Un esercizio importante per la comprensione del personaggio.

Sulla vita

  • Il più poltrone fugge innanzi al più perverso. Il debole è battuto dal più forte. Ecco l’origine del diritto politico.
  • Uno può fermarsi mentre sale, non mai mentre discende.
  • Vi sono molte persone che credono di avere capacità di governare per la sola ragioe che governano.
  • Dio ha posto il lavoro come sentinella della virtù.
  • Uno sciocco è noioso, un pedante è insoppotabile.
  • Bisogna riservarsi sempre ildiritto di ridere ilgiorno dopo delle idee del giorno precedente
  • Il caso regola il mondo.
Battaglia di Eylau

Sul governare

  • I Re e i mariti ingannati sono sempre gli ultimi ad avvedersi del loro ridicolo.
  • Vi sono dei re che si son fatti popolo, per meglio ingannarlo; cosi il lupo della favola si fece pastore per meglio divorare gli agnelli.
  • Un re non deve discendere al di sotto delle disgrazie.
  • L’ indecisione dei Principi è al governo ciò che la paralisi è all’azione delle membra.
  • Il coraggio consolida un trono; la timidezza e l’ infamia lo sovvertono, allora val meglio abdicare.
  • Un sovrano non deve mai promettere se non ciò che vuol mantenere.
  • Un sovrano non evita la guerra quando vuole; e quando v’è forzato egli deve affrettarsi di tirare la spada il primo , fare un’ irruzione viva e pronta ,senza di che tolto il vantaggio è dell’aggressore.
     
Battaglia di Eylau

Sulla guerra

  • La battaglia d’Eylau costò cara ai due partiti e non ebbe risultato. Questa era una di quelle azioni impreviste , come se ne veggono quando si contrasta il terreno. Si venne alle mani senza dare alcuna disposizione ; il campo di battaglia non era quello che avrei scelto.
  • L’armata d’Italia era nell’avvilimento quando il Direttorio me ne affidò il comando; essa non avea né pane nè vestimenti ; io le lasciai vedere le pianure del Milanese, ordinai la carica e l’Italia fu conquistata.
  • lo ho trovato a Postdam la spada del gran Federico e il cordone dei suoi ordini ; io faceva più caso di questo trofeo, che dei cento milioni che la Prussia mi pagava.
  • Le capitolazioni più straordinarie ne’ fasti della guerra sono quello di Marengo e d’Ulm.
  • Chi mi avrebbe dello sul campo di battaglia di Friendland e nel battello del Niemen, che i Russi parlerebbero da dominatori in Parigi, e che i Prussiani accamperebbero a Montmatre?
  • I Prussiani non hanno tenuto il fermo due ore a Jena, ed han reso in 24 ore piazze che avrebbero potuto resistere per tre mesi.
  • Io non ho trovato di superiore nell’armata russa che la cavalleria leggiera : i cosacchi sono facili a disperdersi ; i Prussiani sono cattivi soldati ; la fanteria inglese ha fatto dei prodigi a Waterloo.

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