Dentro la mente di un conquistatore
Napoleone aveva una mente geniale, una eccezionale capacità analitica oltre a una memoria prodigiosa. Queste sue caratteristiche gli permisero di diventare il padrone assoluto dell’Europa ed essere un riformatore senza eguali.
In battaglia la sua mente era in grado di prevedere tutte le possibili opzioni nemiche, le mosse e le contromisure da adottare. Il tutto frutto di una dedizione assoluta e di uno studio profondo. Napoleone non giungeva mai impreparato sul campo di battaglia. I suoi piani spesso si svolgevano proprio come lui aveva previsto. I generali nemici, puntualmente cadevano nelle trappole da lui tese. Bonaparte analizzava, scrutava, annotava. Nulla lasciva al caso e nulla dimenticava.
La capacità del cervello di Napoleone si misero in mostra durante le campagne belliche, ma non solo.
Durante le sedute delle Commissioni incaricate di redigere il Codice civile, le nuove leggi che Bonaparte volle per la Francia, egli si distinse per capacità analitica, di sintesi e profonda conoscenza dell’animo umano. In pochissimo tempo un nuovo sistema di leggi accurato e non lacunoso vide la luce. Il codice civile gli sopravvisse e fu adottato in Francia fino a inizi del 1900.
Fu proprio durante le sedute del Consiglio di stato che Napoleone diede ampia prova delle sue capacità.
La prima testimonianza ci viene da Roeder, avvocato e politico, che Napoleone stimava molto anche se il primo incontro fra i due fu burrascoso; Bonaparte, infatti lo apostrofò il giorno in cui lo conobbe a casa Talleyrand. Queste le sue parole:” Ho piacere di conoscervi; ho potuto fare esperienza del vostro talento in un articolo che avete scritto contro di me circa due anni fa”. Questo incidente non influì sul rapporto fra i due , Roeder infatti ricoprì diversi importanti compiti sotto l’Impero.
Roeder ci descrive le eccezionali qualità di Napoleone:
- Concentrazione e analisi
Secondo Roeder Napoleone era capace di soffermarsi su un unico argomento anche più di 10 ore senza dare alcun segno di stanchezza. Quando passava ad altro argomento non dava segni di distrazione, nè di perdita di concentrazione.
- Logica e intelligenza
Napoleone sapeva di essere preparato, ma amava circondarsi di uomini di cultura con cui discuteva e ragionava. Stimava l’ottantenne Trouchet per la sua logica e intelligenza. Lo stesso vecchio giurista non poteva fare a meno di annotare la grande capacità di sintesi di Napoleone.
- Il giusto e l’utile
Questa la logica con cui ogni legge, ogni singolo articolo del Codice Civile veniva esaminato. E’ giusto? E’ utile?
Prendiamo ad esempio il divorzio che in qualche misura veniva ammesso. Secondo Napoleone, però bisognava mettere un freno alle licenziosità femminili che per dirlo con le sue parole:”erano dedite al canapè”. Modernità sì, ma con molte limitazioni.
Nel Codice Civile che poi diventerà Code Napoleon, sparisce la nobiltà ereditaria, c’è la completa eguaglianza degli uomini di fronte alla legge. La logica che persegue è sempre la stessa, quella di ciò che è giusto e quello che è utile allo Stato e all’ordine sociale. Napoleone si lascia guidare anche dal suo istinto, dalla sua profonda conoscenza dell’animo umano. Egli un trentenne che dibatte con attempati giuristi dà prova del suo carattere e delle sue capacità.
- Il Passato
Quando si inceppa su qualche articolo, quando vi è disaccordo tra i menbri della Commissione il riferimento da prendere è il passato, al diritto romano o alle leggi di Federico il grande. La Storia per Napoleone è sempre un faro da seguire e in qualche caso da imitare.
Un enorme capacità di lavoro
Napoleone riuscì a raggiungere risultati eccezionali in poco tempo grazie alla sua energia instancabile. Egli non si accorgeva della stanchezza dei suoi collaboratori, perché non si accorgeva della sua stanchezza. Napoleone era capace di lavorare, senza interruzioni per 18 ore consecutive e questo per più giorni. Segretari, ma anche Ministri non riuscivano a reggere tale ritmo. Questa instancabile energia produsse risultati eccezionali in un tempo brevissimo.
Napoleone pretendeva dai suoi ministri, segretari e collaboratori la stessa abnegazione, la stessa capacità di lavoro. Spesso le sue scelte si basavano proprio su questi elementi.
Una memoria prodigiosa
Un’altra peculiarità di Napoleone era la sua prodigiosa memoria. Egli era capace di ricordare quasi tutto quello che leggeva, ma non solo anche ciò che vedeva. Un cervello capce di annotare e registrare ogni più piccolo particolare. Un episodio può far luce su questa abilità : un giorno corresse Segur sul numero di cannoni ad Ostenda facendogli notare che dal suo rapporto ne mancavano due che tempo prima aveva visto.
Conclusioni e riflessioni
Napoleone Bonaparte non era solo un abile stratega e un leader carismatico, ma possedeva anche una mente eccezionale. La sua capacità di concentrazione, la sua memoria prodigiosa, la sua abilità analitica e il suo instancabile impegno lo rendevano un individuo fuori dal comune.
E ora che potresti fare?
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